Eurovision 2025: fenomeno virale o solo per pochi?

Eurovision 2025: fenomeno virale o solo per pochi?

L’Eurovision è tornato anche quest’anno con la sua solita carica di glitter, provocazioni, esibizioni teatrali e meme già pronti per diventare virali. Ma c’è una domanda che in molti, scrollando distrattamente i social, si sono fatti:
“Ma davvero c’è stato l’Eurovision? Non l’ha condiviso quasi nessuno.”
Sì, l’Eurovision c’è stato. E sui social ha funzionato. Ma solo dentro certe bolle.

Comunicazione social: cosa ha funzionato (e bene)

Rispetto all’edizione del 2024, quella di quest’anno ha mostrato un salto qualitativo notevole nella comunicazione online.
Ecco dove ha colpito nel segno:

  1. Creator al centro del racconto
    Addio comunicazione istituzionale e super patinata: nel 2025 l’Eurovision ha lasciato spazio a creator locali, content creator musicali, tiktoker e streamer. Il risultato? Più autenticità, più linguaggi diversi, più penetrazione nei feed di chi magari non seguiva l’evento in diretta.
  2. TikTok sopra tutto
    Short video, POV dagli spalti, reaction live, backstage semi-improvvisati. TikTok (e in parte Instagram Reels) si è rivelata la piattaforma chiave per rendere l’evento virale. Con un’attenzione particolare alla forma verticale e al ritmo nativo da feed — altro che montaggi lunghi e televoto.
  3. Accesso, spontaneità, partecipazione
    Filtri, quiz, sticker, challenge, dirette informali. L’utente non era più solo spettatore, ma parte attiva della narrazione.
    Un cambio di paradigma rispetto al 2024, che rimaneva ancora legato a un’estetica da grande evento con contenuti patinati ma poco “relazionali”.

E allora perché sembra non se ne sia parlato?

Perché tutto questo ha funzionato… ma solo per chi era già dentro.

Ecco perché l’Eurovision 2025 ha avuto milioni di views, ma pochissimo impatto percepito fuori dalla sua bolla.

  • Target ultra-specifico
    L’evento continua ad avere un pubblico fortemente profilato: giovani adulti, community LGBTQ+, fan del pop europeo, creator musicali. Se non fai parte di questi gruppi, difficilmente l’algoritmo ti ci ha portato.

  • Bassa amplificazione mediatica in Italia
    Nessun grande approfondimento nei talk, poca eco nei media generalisti. A differenza di UK, Francia o Svezia, in Italia il racconto editoriale resta debole. Nessuno costruisce un hype narrativo che porti l’evento fuori dal suo recinto.

  • Zero post-evento
    Dopo il boom social delle serate finali, la comunicazione si è spenta. Nessuna strategia di follow-up, recap video, storytelling post-finale. Una viralità a tempo, che non è riuscita a sedimentare.

Eurovision e comunicazione: una riflessione più ampia

L’Eurovision è oggi un caso interessante di viralità che non diventa conversazione collettiva. Ha tutti gli ingredienti per spaccare: format televisivo + estetica social-friendly + engagement in tempo reale.

Eppure non basta.

Perché una comunicazione funzioni davvero, non deve solo raggiungere tante persone. Deve riuscire a rimanere.
Deve attivare chi è fuori dalla bolla, creare una narrazione accessibile, tradurre l’hype in racconto condiviso.

Nel 2025 l’Eurovision ha vinto su TikTok. Ma ha perso nella memoria del pubblico generalista.

E questa, forse, è la vera sfida delle comunicazioni virali di oggi:
non solo essere ovunque, ma essere ricordate da chi non ti stava cercando.

Ma quindi è tutto qui?

Forse l’Eurovision non ci ha convinti ma il mondo digitale continua a cambiare!

Per esempio, solo questa settimana, sono spopolate altre notizie:

  • Logo del Papa Leone XIV: Nuovo Papa, nuovo logo: Leone XIV svela uno stemma pieno di simboli agostiniani e un motto che parla di speranza e servizio.

  • Meta e tutela dei dati in Europa: Meta userà i tuoi post e like per allenare la sua IA. Se non ti va, hai tempo fino al 26 maggio per dire di no.

  • Kiko su Roblox: Kiko Milano sbarca su Roblox con un’esperienza gamificata tra make-up virtuale e missioni beauty — in collaborazione con Dentsu Gaming.

  • Instagram lancia i Reels “sbloccabili”: Arrivano i Reels “unlockable”: contenuti esclusivi che si sbloccano dopo like, commenti o condivisioni. Più engagement, più visibilità.

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