Il Pride è un evento carico di significato sociale, ma anche una potente leva di marketing. Milano Pride 2025 si conferma un’occasione strategica per i brand: ma come sta cambiando il loro approccio nel supportare la comunità LGBTQIA+?
Il Pride come piattaforma strategica per il marketing dei brand
Il Milano Pride 2025 è una manifestazione di orgoglio e diritti, che sostiene l’inclusione della comunità LGBTQIA+. Per le aziende, però, rappresenta anche una piattaforma irrinunciabile per comunicare i propri valori. Sempre più brand utilizzano eventi come il Pride con il tentativo di costruire relazioni autentiche con un pubblico attento a tematiche sociali e al contempo per posizionarsi su temi di inclusione e diversità, rafforzando il proprio impegno sociale.
Dal 25 al 28 giugno, Milano sarà animata da una serie di eventi che culmineranno nella grande parata il 28 giugno.
Le Pride Square — nelle piazze Lazzaretto, Lavater e Santa Francesca Romana — ospiteranno talk, spettacoli e attività culturali, diventando veri e propri hub di comunicazione esperienziale. La parata partirà alle 15:00 da via Vittor Pisani e si concluderà all’Arco della Pace con una grande festa.
Inoltre, anche se la maggior parte degli eventi ricadranno durante la Pride Week, il Pride avrà vita anche nei giorni precedenti e nei locali notturni.
I modelli di collaborazione dei brand
Partecipare al Milano Pride 2025 come sponsor, pertanto, significa non solo ottenere visibilità, ma anche associarsi in modo concreto alla causa LGBTQIA+. È interessante notare che le possibilità di collaborazione si suddividono in diverse formule, ognuna con i propri costi e vantaggi. Le formule di adesione si dividono in due grandi categorie:
- Sponsor: aziende che sostengono economicamente il Pride e ottengono visibilità diretta durante tutti gli eventi ufficiali (parata, Pride Square, eventi finali).
Le aziende sponsor possono scegliere tra quattro livelli di adesione, ciascuno con benefit crescenti: Silver – 14.000€, Gold – 18.000€, Platinum – 23.000€, Diamond – 30.000€. - Partner: realtà che supportano l’evento con una donazione minore, ricevendo visibilità più contenuta e non prendendo parte alla parata con carri.
Anche in questo caso esiste la possibilità di scegliere come contribuire: Friends – 1.500€, Supporter – 3.000€, Ambassador – 6.000€.
Tutti gli sponsor contribuiscono anche al Rainbow Social Fund, un fondo destinato a progetti sociali e culturali LGBTQIA+.
Il calo degli investimenti: un nuovo approccio dei brand?
Negli ultimi anni, è stato registrato un calo degli investimenti da parte delle aziende nei Pride, sia nel contesto internazionale che in Italia. Negli Stati Uniti, il San Francisco Pride ha registrato una riduzione del budget di 300.000 dollari nel 2025, a seguito del ritiro di cinque sponsor storici come Comcast, Anheuser-Busch e Diageo. Le motivazioni ufficiali parlano di nuove priorità e logistica, ma secondo gli organizzatori, il cambiamento è influenzato da pressioni politiche e da un clima meno favorevole alle politiche di diversity, equity & inclusion (DEI).
Anche in Italia alcune aziende hanno deciso di non rinnovare o di diminuire il supporto al Milano Pride, citando tagli di budget o la necessità di investire altrove. Secondo un’indagine condotta da LHH, il 54% delle aziende italiane non ha programmi di DEI, e per il 56% dei manager queste iniziative non sono una priorità.
Il rainbow washing
Questo scenario solleva interrogativi sull’autenticità dell’impegno di alcune aziende nei confronti della comunità LGBTQIA+. Si tratterebbe del fenomeno del “rainbow washing“, che descrive la pratica di adottare simboli o messaggi a favore dei diritti LGBTQIA+ a scopo di marketing, senza un reale supporto o azioni concrete a sostegno della comunità. Una dinamica che, oggi più che mai, invita a riflettere sulla reale volontà dei brand di sostenere la diversità oltre la superficie. In un contesto di crescente attenzione pubblica e scrutinio sociale, l’autenticità degli impegni dichiarati diventa un elemento imprescindibile per costruire credibilità e fiducia durature.
Ecco le novità più fresche della settimana:
Il Pride non è solo un trend di giugno. È cultura, identità e creatività che continua a cambiare, proprio come il mondo digitale.
Ad esempio, proprio in questi giorni, altre notizie hanno fatto il giro del web:
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Lettera di ESMA alle piattaforme digitali: l’Autorità europea invita le big tech a rafforzare le tutele per gli investitori retail, chiedendo maggiore trasparenza sulle promozioni online.
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Publicis Groupe acquisisce Captiv8: il colosso della comunicazione compra una delle principali piattaforme di influencer marketing, puntando su creator economy e dati.
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Instagram supporta i formati camera-phone: ora è possibile caricare foto direttamente nei formati nativi degli smartphone, migliorando la qualità e la resa visiva nei post.
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YouTube Shorts integrati con Google Lens: i brevi video di YouTube si arricchiscono della potenza di Lens per offrire riconoscimento oggetti e nuove esperienze interattive.
Restate connessi per scoprire come queste novità cambieranno il panorama digitale!
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