X, l’ex Twitter, apre un marketplace per gli username inattivi: gli handle più rari possono raggiungere valori da oltre un milione di dollari. Un nuovo modo di dare valore all’identità digitale e un segnale importante per brand e professionisti del marketing.
X lancia il marketplace per gli username inattivi: gli handle diventano un business da milioni
X (ex Twitter) ha annunciato il lancio di un marketplace dedicato agli username inattivi, dove sarà possibile acquistare gli handle non più utilizzati da altri utenti. La piattaforma, guidata da Elon Musk, trasforma così i nomi utente in una nuova fonte di guadagno, con prezzi che possono superare il milione di dollari per gli handle più rari e desiderati. Un’operazione che apre nuove opportunità per brand e professionisti del digitale, ma anche riflessioni importanti sul valore dell’identità online.
Handles are coming…
Join the waitlist at https://t.co/78v6LhGZiz pic.twitter.com/XOa9b2lfkN
— Handle Marketplace (@XHandles) October 19, 2025
Cosa sono gli username inattivi e perché X li mette in vendita
Gli username inattivi sono handle appartenenti ad account non più utilizzati o abbandonati, ma che conservano un forte valore simbolico e commerciale. Su X, un handle breve, riconoscibile e coerente con il nome di un brand rappresenta un vantaggio competitivo: migliora la riconoscibilità, rafforza la presenza digitale e rende più semplice l’interazione con il pubblico. Da qui l’idea di X di trasformare questi nomi inutilizzati in un vero e proprio mercato digitale per aziende, creator e utenti premium.
Come funziona il nuovo marketplace di X
Il marketplace di X permette agli utenti Premium Plus o Business di acquistare gli handle inattivi direttamente dalla piattaforma. Esistono due livelli di offerta: i Priority handles, con prezzi accessibili, e i Rare handles, riservati ai nomi più ricercati, i cui costi possono raggiungere cifre milionarie. Alcune fonti indicano una soglia di partenza di circa 10.000 dollari, con la possibilità di acquistare handle rari a prezzi molto più alti. Questa strategia consente a X di monetizzare un patrimonio digitale dormiente e allo stesso tempo di incentivare la riattivazione degli account.
This is an overview about the X Handle Marketplace with mission, eligibility details, and requesting priority handles (free subscription perks). https://t.co/asBOICGprb pic.twitter.com/2jT2kcdHMo
— Saeed (@Elsaeed_AM) October 19, 2025
Opportunità e rischi per brand e professionisti
Per i brand, ottenere un handle unico su X significa investire in branding digitale. Un nome utente chiaro e coerente con l’identità aziendale può aumentare la fiducia degli utenti e migliorare la visibilità sui social. Tuttavia, l’acquisto di un handle inattivo va ponderato con attenzione: il costo elevato deve essere giustificato da un ritorno in termini di engagement e reputazione. Inoltre, la proprietà dell’handle è legata all’abbonamento premium: interrompere il pagamento potrebbe comportare la perdita del nome. Una scelta quindi strategica, ma non priva di rischi.
Cosa cambia per il marketing digitale
La decisione di X di vendere gli username inattivi segna un cambio di paradigma nel social media marketing. Gli handle diventano parte integrante della brand identity, al pari del logo o del dominio web. Per le agenzie e i professionisti della comunicazione, si apre un nuovo campo di consulenza: valutare il valore strategico di un handle, inserirlo nelle strategie di contenuto e garantire coerenza tra i canali digitali. In un contesto sempre più competitivo, anche un semplice username su X può diventare un elemento distintivo di posizionamento e reputazione online.
Ecco le novità più fresche della settimana:
Quella di X non è l’unica news di questa settimana. Le piattaforme sono in continuo cambiamento:
- Instagram cambia volto: Reels e chat al centro dell’esperienza: La piattaforma testa una nuova interfaccia che mette in primo piano video brevi e direct, segnando l’ennesima evoluzione del suo modo di farci restare connessi.
- Facebook vuole leggere il tuo rullino (con il tuo consenso): Meta sperimenta un’AI che analizza le foto mai pubblicate per suggerire modifiche e idee creative, ma la novità riaccende i dubbi su privacy e controllo dei dati.
- Atlas: il browser con ChatGPT integrato che riscrive la navigazione: OpenAI lancia Atlas, un browser che porta l’intelligenza artificiale dentro ogni pagina web, offrendo riassunti, assistenza e automazioni in tempo reale.
Insomma, il mondo digital non si ferma mai. Continuate a seguirci per rimanere sempre connessi!
bDigital si impegna a fornire informazione digitale di qualità ed in costante aggiornamento. Il mondo dei Social Media e del Digital non smette mai di aggiornarsi: è con i nostri blog che vi raccontiamo gli ultimi trend, le ultime release, come funzionano gli algoritmi, dos and don’ts e tanto, tanto altro. Se siete appassionati di digital marketing, di Social Media ed, in generale, di comunicazione digitale, continua a leggerci!
bDigital è la digital agency di Barabino&Partners, la più importante agenzia di comunicazione italiana nel mercato della consulenza in comunicazione d’impresa: scopri in cosa facciamo la differenza.
Scritto da
 
            Giulia Guarnaschelli